I pericoli in
casa
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Di indole curiosa e vivace i
gatti si espongono a gravi rischi. Bisogna perciò limitare
al massimo la pericolosità di certi punti critici.
Il gatto ha un
istinto di caccia molto sviluppato, che lo rende un
animale particolarmente curioso. Per lui tutto è un
pretesto per trasformarsi in cacciatore e partire
all'esplorazione minuziosa di ogni angolino del suo
territorio, laddove anche l'oggetto più insignificante può
diventare una potenziale preda. Certo, qualche volta
accade che la curiosità gli giochi brutti scherzi.
L'istinto della caccia si manifesta già nel gattino, non
appena è in grado di spostarsi, cioè verso la terza o la
quarta settimana di vita: ogni oggetto, sia fisso sia in
movimento, attira infatti la sua attenzione. Subito esso
si precipita, lo afferra e lo mordicchia , iniziando così
il suo addestramento alla caccia. Disgraziatamente molti
degli oggetto che un gatto può scovare in casa, possono
rivelarsi pericolosi: alcuni possono provocare bruciature,
altri tagli o perfino malori mortali. Conviene dunque,
prima di diventare proprietari di un gatto, cercare di
individuare le fonti di pericolo per poi prevenire ogni
incidente. Divenuto adulto, il gatto è, in linea di
massima, più calmo e ragionevole; solo in linea di
massima, però, poiché esistono dei "nonni" di diciassette
anni che hanno conservato l'animo di un monello e che
continuano a rosicchiare qualsiasi cosa. Tra le maggiori
tentazioni per un gattino rientra tutto ciò che ha più o
meno la forma di una cordicella e che, essendo
particolarmente facile da afferrare con la bocca si lascia
scuotere, rosicchiare o trascinare. Bisogna anche dire che
spesso sono i padroni ad invogliare gli animali a questi
giochettini attirando la loro attenzione su un turacciolo
appeso all'estremità di un filo. I fili elettrici
costituiscono quindi delle prede ideali, dato che è molto
piacevole per un gattino mordicchiare quella plastica
tenera, con conseguenze che possono essere disastrose: i
fili si toccano e il gatto rimane fulminato. Per
scongiurare incidenti di questo tipo, i fili vanno
sottratti alla vista, occultandoli sotto la moquette o
dietro un mobile; nel caso in cui ciò non sia possibile se
il gattino deve restare solo è meglio disinserire la spina
dalla presa, ricordandosi di controllare che il filo non
sia stato danneggiato prima di reintrodurre la spina, per
evitare un cortocircuito. Non è consigliabile lasciarlo
trascinare o afferrare pezzi di cordicella, fili elastici
e gomitoli di lana perché, mentre gioca, il gatto rischia
di attorcigliarvisi e di strangolarsi nel tentativo di
liberarsi.
I sacchetti di
plastica fanno rumore ed è divertente cacciarvisi dentro!
Attenzione, però, al rischio di soffocamento. La cucina è
il luogo prediletto dal gatto, perché in questo ambiente
gli vengono serviti i pasti e qui si diffondono odori così
allettanti, da indurlo ad arrampicarsi per controllare da
vicino. Bruciatori della cucina a gas accesi, piastre
elettriche e ferri da stiro possono provocare gravi
ustioni perché, anche se i gatti evitano di avvicinarsi
alle fonti di calore intenso, l'incidente può succedere
quando l'animale salta improvvisamente. E' dunque più
prudente coprire sempre le piastre ancora calde con
l'apposito coperchio oppure con un recipiente pieno di
acqua fredda.
LA TRAPPOLA DELLA LAVATRICE
L'oblò aperto di
una lavatrice è un invito irresistibile a nascondersi.
Alcuni gatti vi sono stati chiusi dentro inavvertitamente,
con conseguenze prevedibili; quindi, prima di introdurre
la biancheria nel cestello, bisogna sempre controllare che
questo sia vuoto. I gatti più furbi sanno benissimo come
fare per aprire un frigorifero: basta stendersi sul fianco
e fare leva con il dorso, perché lo sportello a chiusura
magnetica ceda, aprendosi; i più esperti si servono di una
sola zampa, assumendo un'aria del tutto innocente, e poi
non rimane loro che servirsi! Per evitare di veder sparire
bistecche, pesce, formaggio e, soprattutto per impedire
che il ladro rimanga chiuso nel frigorifero, basta fissare
lo sportello, servendosi, per esempio, di una sicura. In
questo modo si complicano le manovre, soprattutto quando
si ha fretta, in quanto bisogna ricordarsi ogni volta di
rimettere a posto la sicura (naturalmente questo
comportamento va seguito da tutti i membri della
famiglia), ma è più producente. Altro oggetto che attira
irresistibilmente il gatto è la pattumiera, perché nel suo
interno si trovano molte prede: ossi di pollo, lische di
pesce, ma anche pezzi di vetro, ecc. La soluzione migliore
è quindi quella di chiudere la pattumiera dentro un mobile
oppure di adottare un modello con coperchio. Anche se un
gatto accanto al caminetto è il simbolo del calore
domestico, l'animale può essere affascinato dalle faville
o dal fumo che si innalzano verso la cappa e avvicinarsi
troppo; oppure pezzi di brace, scagliati verso l'animale
sdraiato presso il focolare, possono bruciargli la
pelliccia o ustionarlo; è quindi indispensabile usare un
parafuoco. Che si abiti al primo o al nono piano, i
davanzali delle finestre, i balconi e le logge dovrebbero
essere protetti. Saltando con slancio eccessivo, mentre
cerca di andare dal vicino o di acchiappare una mosca, il
gatto rischia infatti una caduta più o meno grave. Nel
caso di una caduta da cui è uscito indenne, inoltre, esso
può smarrirsi. Esiste in commercio un'ampia gamma di
protezioni assai diversificate: plexiglass trasparente,
graticci in legno o in plastica, a maglie sufficientemente
strette perché la testa del gatto non possa passarvi
attraverso, reti metalliche o di plastica, zanzariere,
reti per la protezione di piantagioni. L'importante è che
la struttura prevista sia solidamente fissata, in modo che
non si pieghi sotto il peso del gatto. E' opportuno che la
protezione occupi, per maggiore precauzione, tutta
l'apertura della finestra o del balcone. Se non è
possibile realizzare una protezione del genere, allora non
rimane che impedire l'accesso del gatto al terrazzo o al
balcone, badando a non dimenticare mai aperte le porte
finestre.
ATTIRATI DALL'ODORE DELLA CANADEGGINA
Tutto ciò che punge (aghi, puntine da disegno, viti e
chiodi) deve essere custodito fuori dalla portata del
gatto e soprattutto, del gattino: tentando di far muovere
uno di questi oggetti con la zampina o afferrandolo con la
bocca, esso potrebbe infatti ferirsi, ingoiandolo, invece,
rischierebbe una perforazione o un'occlusione intestinale
molto grave. E' necessario pertanto chiudere
sistematicamente la cassetta degli attrezzi, il cestino da
lavoro, il materiale da disegno, ecc., dopo averli usati.
I medicinali non custoditi, soprattutto quelli in forma di
compresse, sono pericolosi tanto per i gatti quanto per i
bambini. La curiosità può spingere l'animale a ingerirli
con conseguenze che vanno da un semplice malessere a una
intossicazione, che può avere esiti letali. Altri prodotti
sono pure nocivi; è nota l'attrazione del gatto per
l'odore della candeggina o per altri detersivi di uso
domestico anche se fortunatamente molti di essi sono
profumati al limone, odore che in genere non è gradito ai
gatti. Più di ogni altro animale, il gatto è attratto da
molti tipi di veleno. Essendo amante della pulizia, si
lecca spesso pelo e zampe, ingerendo in tal modo le
sostanze dannose che vi possono essere accidentalmente
presenti. Se si sospetta che il gatto abbia inghiottito o
anche semplicemente camminato su sostanze velenose, è
prudente rivolgersi subito al veterinario aspettare i
primi sintomi di avvelenamento può essere fatale. Si dice
spesso che tra piante e gatti bisogna scegliere. In certe
case è praticamente impossibile conservare un semplice
mazzo di fiori per più di un mattino. In altre è la pianta
d'appartamento che viene devastata, i fiori mordicchiati e
la terra sparpagliata.
Si
sono visti gatti mangiare con voracità i pistilli dei
fiori e, al termine del pasto floreale, allontanarsi con
il naso imbrattato tutto di rosa o di giallo! E' un
comportamento certo originale, ma anche risultare molto
nocivo, perché il fatto di masticare le foglie non
danneggia solo la pianta: il gatto può intossicarsi
gravemente. Infatti alcune piante d'appartamento e da
giardino contengono sostanze tossiche, la cui ingestione
può essere all'origine di numerosi disturbi: irritazione e
bruciore a occhi e pelle, dermatiti allergiche, disturbi
digestivi, renali, cardiovascolari e turbe nervose. Tra le
piante tossiche che si trovano frequentemente in casa o in
giardino si possono segnalare ficus, tulipani, azalee,
rododendri, crotontigli, ma ne esistono tantissime altre.
Quando il gatto si diverte a scavare la terra delle
piante, il danno è minore anche se i fertilizzanti e gli
antiparassitari presenti ne terreno possono essere
assorbiti dal gatto, il quale, generalmente, dopo
l'intervento devastatore si dedica con noncuranza alla
normale pulizia delle zampe ingerendoli. Se il gatto
persevera in queste attività di scavo, nonostante i
tentativi del padrone di dissuaderlo, è meglio rinunciare
alle piante o tenerle fuori della sua portata. Il panorama
dei possibili pericoli entro le mura domestiche termina
qui, almeno per quanto riguarda quelli più comuni. Di
certo ne esistono altri, se si considerano condizioni di
vita particolari: gatti costretti a vivere in un
magazzino, in un laboratorio, in un garage, ecc.
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ELENCO DELLE PIANTE TOSSICHE
1) Piante la ci linfa o il cui latice può
irritare o bruciare gli occhi o la pelle:
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aracee: doeffenbachia, alocasia,
anthurium, arisaeme, caladiu, monstera, philodendron,
Xanthosoma, zantedeschia.
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Euforbiacee: poinsettia, croton,
pedilanthus.
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Ficacee: hevea e ficus
2) Piante il cui contatto
provoca dermatiti allergiche:
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Amarillidacee: allamanda, narciso, giunchiglia,
amarilli, clivia, crinum, hippeasthum.
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Tiliacee: sparmannia, tiglio
d'appartamento
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Composite: crisantemo.
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Primulacee: primula
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Liliacee: tulipano chlorophytum, giacinto, sansevieria.
3) Piante la ci ingestione
provoca distirubi digestivi:
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Aracce, Liliacee, Amarillidaee, aucuba, mimosa del
Giappone, allamanda, Eurorbiacee, ciclamino, ficus,
vischio, agrifolgio, rododendro, azalea, era morella.
4) Piante la cui ingestione
provoca disturbi:
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Disrurbi renaligravi: philodndron e ficus
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Distrurbi cardiovascolarei: ciclamino,
vischio, rododendro
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Turbe nervose: Amarillidacee, vischio, vilucchio, mimosa
del Giappone, philodendro, erba morella.
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