I gatti domestici e
selvatici affondano le loro radici alla fine del periodo del
Cretaceo (circa 65 milioni di anni fa), quando i dinosauri si
sono estinti. I loro primi antenati probabilmente sembravano
piccoli, simili ai roditori. Nei successivi 10 milioni di anni
un vasto gruppo carnivoro chiamato Credotonti si è evoluto.
Queste creature lunghe, basse e dal cervello piccolo avevano
potenti mascelle e denti molto forti che potevano afferrare,
sbrindellare e stritolare la carne.
Vissero
per 10 milioni di anni e hanno generato la Miacid linea prima
di essere estinti. Il Miacid di maggiore successo, chiamato
Macis, possedeva un cervello più grande di quello di ogni
Creodonte e, in particolare, denti sbrindellatori chiamati
carnassiati. Macis è un primitivo ma diretto progenitore di
molti animali tra i quali i gatti, i cani, i lupi e gli orsi.
Per milioni di anni la linea Miacid si è sviluppata e divisa
in molti gruppi. Questo sentiero evolutivo lentamente ha dato
origine a forme animali che molto da vicino ricordano i gatti
moderni.
Esistono prove
fossili sulla presenza di leoni e ghepardi già sei milioni di
anni fa. Circa un milione di anni fa, leopardi, tigri,
giaguari e l’estinto gatto selvatico di Martelli vivevano in
Asia e in Africa. Si crede che il gatto selvatico di Martelli
abbia dato origine a tre gatti più piccoli chiamati gatto
selvatico delle foreste, gatto selvatico africano e gatto
asiatico del deserto. I nostri gatti domestici quasi
certamente discendono dal gatto selvatico africano, un gatto
notturno.
L’addomesticamento
del gatto moderno è cominciato circa 6000 anni fa in Egitto,
quando la popolazione del luogo ha riconosciuto le superiori
abilità nella caccia ai roditori del cugino del gatto
selvatico. Usato soprattutto come guardiano del cibo, lo
spirito felino e l’elegante anatomia devono aver ispirato
timore e rispetto tra gli egizi, visto che gli animali vennero
presto venerati e mummificati. Un rapporto di questo tipo
tra felini e umani si è avuto anche in Cina, forse 1.000 anni
prima. La popolazione dei gatti si è diffusa nel mondo intero,
seguendo una serie di vie di terra e di mare.
La popolazione dei
gatti è diminuita in Europa nel medio evo, poiché i gatti
erano considerati simboli pagani di antichi credi e pratiche.
Talvolta erano considerati ricettacoli di stregonerie e del
male e spesso furono messi al rogo. Dal XIX secolo, tuttavia,
la
loro popolarità è risorta e sono diventati animali da casa e
da compagnia. Oggi, tutti i gatti domestici e selvatici
appartengono dal punto di vista genetico alla famiglia Felidae.
Questa famiglia è suddivisa in tre generi: Felis, Acinonyx e
Panthera. I gatti domestici e numerosi piccoli gatti selvatici
rientrano nel genere Felis. Il ghepardo da solo appartiene al
genere Acinonyx, mentre i grandi gatti che ruggiscono (leoni
e tigri per esempio) costituiscono il genere Panthera. Tutti i
gatti domestici hanno stretti legami genetici e costituiscono
una singola specie chiamata Felis catus. |