Medicine dolci
anche per gatto
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Sono sempre più
numerosi coloro che si rivolgono alla cosiddetta medicina
dolce per risolvere i propri problemi di salute. Il grande
interesse intorno a questo tipo di cure, è dovuto al fatto che
prendono in considerazione l'individuo nel suo insieme (corpo
e mente), e non intossicano l'organismo, non hanno
controindicazioni nè effetti collaterali e possono essere
associate ad altre terapie. Per tutti questi motivi, le
discipline naturali, soprattutto l'omeopatia e i fiori di Bach,
stanno trovando un'interessante applicazione anche nel campo
della veterinaria.
Tutto
parte da un disagio
Anche alla base della
medicina dolce, di cui fanno parte molte discipline, ci sono
una filosofia e un metodo di cura diversi rispetto a quelli
utilizzati per la medicina tradizionale.
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Obbiettivo
principale, infatti, non è tanto la cura della malattia in
sè, quanto dell'organismo del suo insieme.
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Si parla di medicina
"olistica" che si occupa cioè dell'organismo nella sua
totalità e non della somma delle parti che lo costituiscono,
prendendo in considerazione sia gli aspetti fisiologici,
anatomici, ereditari, sia quelli comportamentali, emotivi e
mentali.
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Se, per esempio,
l'animale soffre di un disturbo fisico, per fare una
diagnosi corretta e completa, il medico che si occupa di
medicina dolce va alla ricerca dei motivi più profondi che
l'hanno generato, partendo dal presupposto che la malattia
si è sviluppata da uno stato di malessere generale
dell'organismo.
La
prima visita
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L'osservazione:
Prima di formulare una diagnosi, e quindi prescrivere la
cura più indicata, il veterinario "naturale" non si limita
ad osservare il disturbo fisico in sè, ma esamina con
attenzione il comportamento dell'animale, cercando di
interpretarlo attraverso l'analisi dell'ambito in cui vive.
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Il colloquio:
E' necessario conoscere i ritmi quotidiani dell'animale,
cercando di capire quali sono i suoi spazi e i suoi rapporti
con i membri della famiglia in cui vive. Cambiamenti di
lavoro, nuove persone in casa, problemi in famiglia, devono
essere segnalati al veterinario, perché potrebbero aver
creato disturbi psicologici all'animale.
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La conoscenza:
Spesso può risultare poco gradevole raccontare fatti della
propria vita personale al veterinario, ma questo può essere
utile per capire la causa profonda dei disturbi di cui
soffrono gli animali con cui si convive. Cani e gatti, in
particolare, avvertono molto ciò che accade in famiglia e
questo può causare loro un malessere psicologico, che con il
tempo può sfociare in un disturbo fisico.
- La diagnosi:
Solo dopo che il veterinario ha indagato a fondo
sull'animale nel suo insieme, può giungere a una diagnosi,
suggerendo la cura più adeguata, che dev’essere studiata su
misura del singolo individuo.
Curare
con i fiori di Bach
I
PRINCIPI
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La cura con i Fiori
di Bach parte dalla considerazione che le malattie hanno
origine da un disordine dell'animo, da una disarmonia tra
corpo e mente. All'origine della malattia molto spesso c'è
uno stato d'animo negativo, che nel tempo porta a disturbi
fisici. Solo risolvendo il disordine profondo si cura la
malattia.
COME
AGISCE
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La cura con i Fiori
di Bach non prende in considerazione i sintomi fisici, se
non di sfuggita, ma si occupa soprattutto dell'aspetto
psico-emotivo dell'animale: identifica il problema che lo
affligge e propone un rimedio adeguato.
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Il fiore è la parte
più vitale di una pianta, quella che esprime al massimo
grado l'impulso allo sviluppo, per questa ragione è anche in
grado di restituire all'animale che soffre la spinta vitale
che gli manca per guarire.
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I rimedi principali
si ottengono da fiori selvatici raccolti in determinate
situazioni climatiche, macerati al sole in acqua di roccia e
stabilizzati in brandy. Questi composti vengono poi diluiti
e possono essere somministrati singolarmente o associati.
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Bach studiò diversi
fiori, ciascuno capace di curare una particolare disarmonia
mentale (paura, egoismo, invidia, gelosia, noia, incertezza,
incapacità di avere fiducia in se stessi ecc.). Curando
questi stati mentali "alterati" si cura anche la malattia
che ne è derivata.
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La floriterapia non
modifica il carattere dell'animale, ma agisce riequilibrando
le disarmonie mentali in modo dolce e duraturo.
I
DISTURBI SU CUI E' EFFICACE
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I fiori sono
indicati per qualsiasi animale e sono efficaci soprattutto
nella cura di disturbi ricorrenti.
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Dermatiti: si curano
con Crabapple
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Patologie
intestinali: si rivelano efficaci Aspen e Verbain
(soprattutto per gastriti croniche).
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Patologie da stress:
la più comune, quella che colpisce i cani che devono
trascorrere molto tempo senza il padrone, si può curare con
Mimulus e Cerato.
I
rimedi omeopatici
I
PRINCIPI
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Il principio su cui
si basa l'omeopatia sta nel fornire all'organismo le
informazioni necessarie che gli consentono di trovare in sè
le risorse per reagire alla malattia.
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Si tratta di
un'azione curativa che stimola le difese naturali
dell'organismo, migliorandone lo stato generale.
COME
AGISCONO
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I sintomi fisici e
psichici vengono posti in ordine d'importanza, prendendo in
considerazione prima quelli mentali e poi quelli locali, e
vengono poi collegati tra loro attraverso una logica. Da
questo quadro generale deriva l'"immagine" dell'individuo,
attraverso cui è possibile capire cosa effettivamente deve
essere curato.
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I medicinali
omeopatici - chiamati anche rimedi - sono preparati,
studiati di volta in volta per ogni singolo caso, ottenuti
da principi attivi naturali provenienti dal regno minerale,
vegetale, animale.
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Le sostanze pure
vengono attivate mediante un particolare procedimento che le
priva di qualsiasi tossicità e ne risveglia le proprietà
terapeutiche.
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Poiché non
presentano effetti collaterali possono essere
tranquillamente somministrati a qualsiasi animale anche
durante periodi delicati come la gravidanza, l'allattamento,
i primi mesi di vita. Sono pertanto molto preziosi nel caso
di animali allergici o ipersensibili ai trattamenti con
farmaci comuni.
HANNO
UN VASTO CAMPO D'AZIONE
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Non è possibile
fornire un elenco dettagliato delle malattie che possono
essere curate con l'omeopatia, perché prima della malattia
questa disciplina cura l'animale malato, indipendentemente
dalla patologia di cui soffre. Non è esatto dire che cura
tutto, però si interessa dell'organismo inteso nella sua
totalità.
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