La bizzarra
società dei gatti
Lo
abbiamo già detto altre volte, spesso i modi di dire riferiti
ai gatti sono tanto superficiali quanto imprecisi. Ad esempio,
la loro supposta aggressività nei confronti di altri esemplari
viene spesso definita assoluta e "proverbiale".
Per sfatare anche
questa credenza, vogliamo qui soffermarci sulla capacità che
hanno i felini di casa di stabilire rapporti sociali positivi
con i propri simili. Va subito chiarito che il gatto non
sempre si dimostra animale sociale. Le lotte tra gatti sono
cosa diffusissima e l'aggressività di un felino domestico
verso altri gatti, specie dello stesso sesso, è riscontrabile
in moltissimi casi. Quattro sono essenzialmente le cause che
determinano le ostilità tra gatti: la presenza di una sola
femmina in calore in un'area abitata da più maschi, la difesa
dei cuccioli da parte della madre, l'irruzione di uno o più
estranei nel territorio, il bisogno di sfogare energie
represse. Premesso questo, è importante notare però come i
gatti sappiano sorprendentemente stipulare una sorta di
contratto sociale tra di loro, adattandosi all'occorrenza in
modo perfetto, alla vicinanza con altri loro simili.
MAMME IN SOCIETA'
Molti etologi,
allevatori e veterinari hanno rilevato una certa disposizione
delle gatte ad allevare in comune i loro piccoli. Infatti, due
o più gatte femmine nel periodo dell'allattamento dei loro
piccoli diventano solidali tra di loro, unite e compatte nel
contrastare le potenziali aggressioni di estranei e ben
disposte a scambiarsi piaceri.
UNA SERENA VITA IN COMUNE
Frequentemente
capita che chi possiede un gatto, si trovi poi per caso o per
scelta ad accoglierne in casa propria un altro. Anche in
questi casi, si stringe nuovamente quello strano patto sociale
felino che incuriosisce studiosi e gattofili. Non è
sicuramente la parentela a determinare una qualche amicizia o
solidarietà, quanto invece proprio la convivenza. Due gatti
che si trovano per caso a vivere sotto lo stesso tetto
riescono solitamente a superare la loro singola aggressività
per legarsi tra di loro. Non è difficile vedere due mici di
casa scambiarsi piccole "effusioni" o dormire l'uno nelle
zampe dell'altro. Il contatto fisico pare donare a loro
sicurezza, calore, protezione.
UN'AMICIZIA DALLA MEMORIA CORTA
Un fenomeno che
conferma però quanto il patto sociale tra gatti sia soltanto
legato alla situazione contingente e non comporti un vero
legame affettivo, viene dall'osservazione che i gatti tra loro
solidali, se separati, si scordano gli uni degli altri. Dopo
molti giorni di separazione, anche i più inseparabili tra i
gatti ridiventano estranei, pronti ad ingaggiare una lotta in
caso di pericolo.
UN ECCEZIONE CHE CONFERMA LA REGOLA
Un veterinario
inglese, Frank Manolson, autore di importanti libri sui gatti,
racconta un episodio commovente e curioso sullo spirito di
solidarietà dei gatti. Il suo micetto di nome Malcom divenne
una sorta di infermiere del suo studio veterinario,
dedicandosi al conforto e alla rassicurazione degli animali
pazienti. La sua specialità consisteva nell'affiancare
criceti, cani, gatti e conigli che si risvegliavano dopo un
intervento in anestesia generale.
MAI DIFARSI DELLE APPARENZE
Quanto detto finora,
ci rivela dunque un lato inedito del carattere felino, la sua
adattabilità. Il gatto considerato superficialmente animale
individualista, egoista, poco comunicativo, sa apprezzare la
compagnia dei suoi simili. Come soltanto lui sa fare, in modo
discreto e misurato, si sa adattare alla vita in comune
traendone beneficio e sapendo donare a modo suo affetto e
tenerezza. |