Con un ordinanza firmata dal ministro della Salute, Girolamo
Sirchia, sono finalmente state messe al bando pelli e pellicce
dei nostri migliori amici.
Un provvedimento che è un atto di civiltà
Con un provvedimento lampo, Girolamo Sirchia,
ministro della salute ha firmato un'ordinanza che vieta l'uso
di pelli, carni e derivati di cane e gatto.
Questo significa che d'ora in poi non sarà più
possibile utilizzare, commercializzare e importare in Italia
capi di abbigliamento e articoli di pelletteria che siano
stati realizzati, completamente o in parte, con pelli di cane
e di gatto.
Il governo ha, quindi, accolto la proposta
avanzata nei giorni immediatamente seguenti all'annuncio dei
risultati dei test genetici sul pelo di alcuni articoli e capi
di abbigliamento.
L'ordinanza sarà operativa su tutto il
territorio italiano a partire dal giorno successivo alla
pubblicazione del testo integrale sulla Gazzetta Ufficiale.
Per garantire il rispetto dell' ordinanza in
tutto il Paese, sarà attivo un servizio di vigilanza composto
da Vigili urbani e i Nas dei Carabinieri. Inoltre, nel giro di
poco tempo, sarà inviata a tutti i veterinari una circolare
che li invita a verificare la tipologia di pelli e delle
pellicce importate per evitare che venga "aggirato
l'ostacolo".
Severe sanzioni previste per i trasgressori
Ecco le sanzioni per chi produce, importa,
vende e anche per chi acquista pelli, carni e derivati di cani
e di gatti.
Pene pecuniarie
Le multe previste per chi viola l'ordinanza vanno dai 1.549,37
Euro (pari a tre milioni di Lire) ai 9.296,22 Euro (pari a
quasi 18 milioni di lire).
Sospensione dell'attività
E' prevista la sospensione dell'attività commerciale per un
periodo da cinque a sette giorni lavorativi.
Sequestri
Tutto il materiale fuorilegge sequestrato deve essere
immagazzinato e distrutto; il tutto interamente a spese dei
trasgressori.
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